Critica - Emanuela Troiani Giarte

Emanuela Troiani - Giarte
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Elegge l'impianto scenico a espressione di una pittura talentuosa e inconfondibile. Emanuela Troiani si cimenta nella narrazione con rievocazioni che vivono nella storicità dei luoghi e nella forza degli sguardi....


2014

Prof. Claudio Lepri

...Nel lavoro di Emanuela Troiani le figure, gli oggetti come tutte le cose raffigurate sono una metafora, un intimo che allude ad un'altra interiorità. Al di sotto dell'immagine dipinta, nel subconscio si intuisce un intero universo di conflitti, di pulsioni in lotta tra loro..... le figure sono abitanti di un luogo descritto non per ciò che è, ma come riflesso dei loro sentimenti, dei loro stati d'animo...

2011
Paola Consorti

...La vita reale delle persone sta molto a cuore ad Emanuela Troiani, perchè non ha finzioni e racconta delle storie.
Nelle sue opere, infatti, ci sono scene di vita che lasciano spazio ad un passato e ad un futuro per i propri soggetti, che sono vivi e predisposti al cambiamento. Nei suoi dipinti non manca mai lo sguardo al mondo esterno che raffigura con delle finestre o delle porte, proprio a voler rimarcare questo scambio comunicativo con il prossimo che lascia sempre traccia nella vita delle persone, ma senza confondere l'essenza dei soggetti.

Un'artista assolutamente da seguire che promette un futuro ricco di opere e che nonostante la sua giovane età ha già raggiunto un livello di maturità artistica notevole rispetto a tanti suoi coetanei che spesso ricercano nell'oggettività la perfezione artistica.

Emanuela Troiani ha compreso che la vera perfezione si nasconde dietro le cicatrici dell'anima.

24/02/2011
Francesca Colica

...Gli olii della prima mostra, a firma della giovane artista romana Emanuela Troiani, rilevano una mano sicura e competente nel ritrarre la figura umana, soprattutto se stessa e i suoi familiari percorrendo un cammino e una crescita oltre che professionale, esistenziale. Attraverso volti e corpi di estranei, ma più spesso cari e conosciuti, si legge, negli sguardi attoniti e cupi o nei gesti apparentemente banali e quotidiani il tentativo di "dipingere l'anima", di esprimere la sofferenza e lo strazio per un mondo che ci rende "individui" estranei gli uni agli altri, insensibili al dolore altrui. Ma nel volto della madre raffigurata sorridente in abito da sposa, nel sacerdote intento a leggere ispirato, nel tendere Emanuela la mano avanti a sè o nei compiacimenti virtuosistici per il nudo umano si intravede una via di uscita: la bellezza di un'umanità che ha bisogno di aprirsi agli altri per rivelare la scintilla divina che ha in sè.
Ed Emanuela, che come asserisce, non può fare a meno di dipingere, ha la fortuna, come chi non si ferma alle apparenze e accetta il rischio dell'avventura, di intuire questa luce e di ricercarla appassionatamente con la sua arte.


05/01/2010
Dott.ssa Maria Angela Turchetti

...Le opere anteriori mostrano la padronanza di una tecnica matura e trasmettono il senso estetico di un disegno capace di rappresentare con sicurezza e competenza la figura umana. Credo che si tratti di una ricchezza da non perdere, ma al contrario da valorizzare anche in futuro per rappresentazioni capaci di arricchire di bellezza la dimora umana. A questo proposito mi permetto di riferire quanto mi fu detto da un'altra pittrice: che la bellezza creata dai classici del Settecento e dell'Ottocento è un modello insuperato a cui bisogna sempre ritornare.
Nelle opere recenti si nota una ricerca nuova e più personale: il tentativo di esprimere stati d'animo in apparenza fuggevoli, legati ai sentimenti più segreti dell'individuo rappresentato - che è spesso la stessa pittrice, o una persona a lei strettamente legata. Ma ciò che è fuggevole e individuale acquista un valore fortemente comunicativo e universale, che invita a fermarsi per riflettere ed ascoltare nel proprio intimo il linguaggio segreto del cuore. Si tratta di quelle folgoranti illuminazioni che ci sorprendono in momenti di nostalgia, di perplessità, di angoscia, o anche di speranza e di gioia, che non mancano neanche nella desolata vita moderna, e che anzi proprio l'arte ha la bella missione di risvegliare in noi.
...Concludo con un ringraziamento sincero per le belle e profonde suggestioni trasmesse dalle Sue tele e con un'esortazione a proseguire la Sua ricerca espressiva coniugando insieme la padronanza acquisita nella raffigurazione della persona umana con lo sguardo contemplativo rivolto al più segreto risvegliarsi dell'emozione del cuore di fronte al mistero della vita.
Spero vivamente che le Sue tele possano portare nelle abitazioni umane un richiamo alla profondità meditativa e all'apertura del cuore alle dimensioni intangibili dell'infinito.


Farfa 22 maggio 2009
D. Massimo Lapponi

...I volti e i corpi più vicini: mamme, fidanzato e lei, Emanuela, Archetipi, rassicuranti archetipi? O Io, Alter-ego, Super-io? Comunque volti cari e, in un certo senso rassicuranti, è vero, che contrastano con una luce livida di morte; una luce che minaccia il presente del mondo e ne compromette il domani. Eppure questa stessa luce ci ricorda la via d'uscita: la bellezza di una umanità, pur presente nelle opere di Emanuela, ricercata in quel suo autoritratto, in cui il sogno d'altro sentire e vedere, ci mostra che l'uomo è capace.
...La trasfigurazione del Cristo Gesù, che è trasfigurazione di Emanuela, della mamma, del fidanzato diviene, allora, speranza universale per ogni uomo sofferente, anzi, per la creazione tutta che geme in attesa della redenzione, "Necessitas humana" con una fioca luce, forse solo un lumino, alla luce del quale possiamo ancora scorgere i versi del poeta.

"Nella purezza del silenzio, si distingue il segno di un fruscio", il senso limpido, al di là, oltre la malincoria, il senso limpido della vita. Ciò è concesso solo al rischio di chi si avventura.
Agli avventurieri, allora, agli illuminati decifratori. Così, finalmente, ci riconduciamo al valore del linguaggio, di ogni linguaggio, nel nostro caso del linguaggio pittorico di Emanuela, così denso di espressionistica "Necessitas humana". Quando ci si è persi nei boschi la vista di un cartello, nel nostro caso di un quadro è una gran cosa e tutti ci raccogliamo attorno a vedere la via.

Giovanni Prosperi

 
Realizzato da Giampaolo R.
Emanuela Troiani, Gianfranco Ceccucci "artista-ritrattista", Giarte Ass. Culturale soci fondatori
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